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TORCICOLLO MUSCOLARE CONGENITO (TMC)

                                                         IL TORCICOLLO MUSCOLARE CONGENITO

 

E’ una deformazione posturale che si manifesta subito dopo il parto; è caratterizzato dalla flessione laterale e rotazione nel lato opposto. Può essere accompagnato da altre condizioni neurologiche o muscolo-scheletriche (Kaplan et al. 2018).

Ha una prevalenza molto alta: alcuni autori parlano del 16% dei neonati nati; esistono delle forme molto sfumate, in cui la rotazione del collo e della testa è di circa 15 ° e non vengono diagnosticati come tali.

Le cause sono molteplici: si parla di una sindrome compartimentale secondaria a un trauma perinatale con danno alla NDE (near death experience) che porta a ischemia e fibrosi ( Cheng et al. 2005; Amaral et al. 2019); sindrome compartimentale prenatale o perinatale (Davids et al.,1993); sviluppo anomale NDE per alterazioni intrauterine (Sargent et al. 2019); posizione all’uscita della prima spalla ( Hardgrib et al. 2017).

E’ importante sapere che il torcicollo non è solo un fenomeno posturale o muscolare, ma è presente un disturbo anche livello articolare delle prime vertebre cervicali e a livello occipitale.

Il torcicollo si presenta con una serie di correlazioni funzionali e strutturali: plagiocefalia, disturbi della’ oculo-motricità, asimmetria facciale, asimmetria tronco, mani, anca, piedi. Per questo motivo è fortemente correlato con il neuro-sviluppo del bambino; per questo motivo il trattamento deve essere effettuato nei primi 5 mesi del bambino.

 

Presso il centro Rialab è possibile effettuare valutazione e trattamento del torcicollo: la prima fase è la valutazione del neonato. Dopo la diagnosi del pediatra, che ha escluso che le cause del torcicollo siano di natura patologica, si effettua una valutazione clinica e oggettiva.

 

La prima parte è la raccolta dell’anamnesi,dal periodo della gravidanza alla nascita. Poi si effettua la valutazione del neurosviluppo e dell’ambito ortopedico. La prima parte della valutazione è la motilità spontanea: il neonato viene osservato lasciato libero in uno spazio comodo e con il genitore al suo fianco (senza che lo stesso interferisca nella valutazione da parte del terapista). Si annotano tutte le posture che il neonato assume, i movimenti che effettua nei vari piani dello spazio, l’interazione con lo spazio, le persone, gli oggetti. Utile associare una scala di valutazione, purtroppo non ancora validata in Italia, ma può essere presa come screening futuri: AIMS (Alberta Infant Motor Scale). Successivamente si eseguono test per la valutazione delle risposte automatiche, riflessi primitivi, test di inseguimento visivo. Infine si effettuano test di valutazione strutturale: si esegue la misurazione dei parametri del cranio, circonferenza cranio, parametri di misurazione del viso, calcolo ROM articolare cervicale, valutazione arti superiori e inferiori (anche, zona lombare, mobilità costale e della spalla). Alla fine della valutazione, che ha durata di circa 1 ora, si hanno tutti i dati per studiare un piano di trattamento specifico per il neonato esaminato.

 

La seconda fase è la fase del trattamento: questo è incentrato sul recupero del ROM articolare cervicale e sulla stimolazione del neurosviluppo. Il trattamento è in parte strutturale, quindi sulla parte osteoarticolare effettuato dal fisioterapista: si incentiva il recupero del rom articolare, il riequilibrio della plagiocefalia. Una parte del trattamento, la più importante, è legata alla stimolazione funzionale e del neurosviluppo ed è solitamente eseguito a domicilio dalla famiglia (genitori, nonni o persone che si dedica alla cura del bambino). In questa fase i genitori sono educati per rendere il più stimolante possibile l’ambiente in cui vive e giova il bambino. Ai genitori vengono consegnati materiale informativo sugli esercizi da effettuare (tempi e modalità) e dépliant con consigli e suggerimenti per il buon neurosviluppo del bambino.

Le sedute hanno cadenza settimanale.

 

La terza fase è il controllo periodico dello stato del neurosviluppo del bambino: raggiunti gli obiettivi del miglioramento del rom cervicale, della plagiocefalia, del recupero degli aspetti legati al torcicollo il bambino effettua sedute con cadenza mensile per valutare il raggiungimento delle tappe del neurosviluppo: esempio il gattonamento, la posizione eretta, la deambulazione autonoma.

 

 

 

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