CONCETTO TMPI- terapia manuale pediatrica integrativa
Per terapia manuale pediatrica si intende un concetto in fisioterapia per la valutazione e il trattamento di diverse patologie a livello neuromuscolo-scheletriche e del neurosviluppo del neonato e del bambino.
In generale non si può partire dal concetto che “IL BAMBINO E' UN PICCOLO ADULTO”, quindi non è possibile applicare ai bambini una tecnica fisioterapica che solitamente si usa nel trattamento preventivo o riabilitativo degli adulti; anzi il bambino è completamente diverso da un adulto sia dal punto di vista strutturale (basti pensare che a livello osseo il neonato ha tantissime più ossa rispetto ad un adulto e queste si modificano durante la crescita) e a livello neurologico.
Non tutti i bambini hanno disturbi respiratori o neurologici, ma tantissimi di questi hanno disturbi muscolo-scheletrici; il concetto tmpi ha la novità di associare il lavoro strutturale e articolare con il lavoro di stimolazione del neurosviluppo.
DI COSA SI OCCUPA LA TERAPIA MANUALE PEDIATRICA
La terapia manuale pediatrica ha l'obiettivo di migliorare lo stato di salute del neonato e bambino sul piano funzionale (esempio camminare) e su quello strutturale
(fisiologico allineamento muscolare e osseo a livello della gamba e del piede).
Questo concetto si differenzia dalla fisioterapia classica e dall'osteopatia per diversi elementi:
• in una seduta di fisioterapia classica si valuta esclusivamente la funzione: un bambino che cammina male, con i piedi che vanno verso l'interno, il trattamento sarà incentrato sul cambiamento della posizione dei piedi ma non la struttura anatomica che determina l'errata posizione del piede nella fase del passo (zona lombare, anca e ginocchio)
• Nel caso dell'osteopatia il trattamento di un bambino che cammina con i piedi dentro avrà l'obiettivo di recuperare i deficit della struttura (quindi zona lombare, anca, ginocchio) senza integrare le correzioni effettuate all'interno dello schema di movimento.
Nel primo caso il bambino eseguirà il movimento corretto ma con una struttura osteo-articolare errata; nel secondo caso il bambino manterrà lo schema motorio errato poiché non è stato integrato nel suo schema di movimento.
QUANDO SI USA LA TERAPIA MANUALE PEDIATRICA
Per la patologia tra le principali:
• torcicollo congetino
• plagiocefalie posizionali
• coliche del lattante
• irritabilità
• displasia anca
• anomalie strutturali arto inferiore, esempio piede pronato
• patologie respiratorie, come le bronchioliti
• disturbi arto superiore
• alterazioni posturali
• patologie del neurosviluppo
• prematurità (anche grave)
• scoliosi dell'età evolutiva
• traumi
• alterazioni strutturali della sfera cranica
Per la prevenzione:
• alterazioni strutturali, esempio scoliosi
• deficit del linguaggio
• difficoltà di apprendimento e dello sviluppo
QUAL E' L'ETA' MINIMA PER INIZIARE LA TERAPIA PEDIATRICA
Dal terzo giorno di vita del neonato è possibile effettuare una valutazione completa e stabilire un piano di trattamento di trattamento o prevenzione di patologie future.
COME SI SVOLGE LA VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
La valutazione di è molto accurata: l'anamnesi è il momento più importante: si raccolgo dati relativi al periodo di vita del bambino anche durante il periodo di gravidanza.
Nella prima fase il neonato/ambino viene osservato nella sua attività libera; successivamente si utilizano dei test ( che variano in relazione all'età del bambino o al distretto che deve essere valutato).
IL TRATTAMENTO
Il piano di trattamento vine stilato dopo la valutazione completa del bambino o neonato: non ha una durata prestabilita; il numero di sedute e la cadenza delle stesse dipendono dagli obiettivi che vengono raggiunti durante il percorso terapeutico.
Un aspetto importante è la presenza costante dei genitori, o caregiver, sia durante il trattamento che nelle stimolazioni del neurosviluppo a casa.